2028

Il mercato dei servizi legali è un mercato chiuso, ma la platea potenziale di chi vi può accedere è costituita da 243.000 avvocati (dati del 2017 della Cassa Forense). Prendendo ragionevolmente come riferimento numeri di agenzie che operano in analogico in realtà locali, rispetto alle quali il prodotto ideato appare più performante e più appetibile, su scala nazionale si ipotizzano 15000 utenti. Considerato che mediamente un avvocato chiede 10/15 prestazioni su altri fori, significa che ci si può attendere un volume di richieste di servizi non inferiore a 150.000, secondo una stima prudenziale. La prospettiva è quella di attestarsi in una posizione di primo livello nel mercato in assenza di competitors che forniscano un servizio analogo su base digitale, con possibilità di crescita in proporzione esponenziale con l’acquisizione di una sempre maggiore notorietà. I siti collettori di indirizzi (Lawe.it, domiciliazioni.it, collegaonline.it), pur relativamente recenti, contano già oltre 2000 iscritti, il che conferma le potenzialità del mercato. La realtà Regionale del Lazio offre una platea di avvocati seconda solo a Campania e Lombardia, ma con potenzialità maggiori per la presenza della Corte di Cassazione nella capitale. Con l’eccezione dei soli ricorsi per cassazione presentati dagli avvocati romani, si può affermare che tutti gli altri ricorsi sono presentati da avvocati fuori sede che ben potrebbero utilizzare la piattaforma, senza necessità di incaricare altri avvocati. Nel 2017 sono stati presentati oltre 30.000 ricorsi (fonte Corte di Cassazione), di cui circa il 10% da avvocati romani. Significa che ci sono almeno 26/27000 richieste di domiciliazione presso la Corte di Cassazione. Di qui l’importanza strategica della sede operativa nel Lazio Il costo dei servizi è parametrato al costo di mercato praticato oggi dalle agenzie, si calcola un margine di 10 euro per ogni attività. I tribunali sono in Italia 140 Dividendoli per fasce , possiamo ipotizzare una rete iniziale con 10 avvocati per i Tribunali più grandi e via via, 5 per quelli medi, 3 per i medio-piccoli, 2 o 1 per i piccolissimi. Ciò significa costruire una rete iniziale di circa 285 avvocati che si può supporre che siano i primi fruitori del servizio, non occorrendo un’attività di marketing nei loro confronti, necessaria invece all’esterno. Nell’arco di un anno mediamente un avvocato necessita di almeno dieci/quindici domiciliazioni, che al primo anno fa sì che possa ipotizzarsi un flusso iniziale di 2.850 richieste di servizio, con possibili incassi netti di 28.500,00 euro. In via prudenziale nel progetto di sviluppo economico, non si conteggiano incassi nei primi dodici mesi di vita del progetto. A regime, possiamo ipotizzare che lo sviluppo del progetto segua la stessa scala seguita da agenzie locali che operano per contatto diretto che coprono circa il 6% del mercato locale, il che significa ipotizzare circa 14.500 avvocati che utilizzeranno la piattaforma. Il margine dei ricavi su 14.500 utenti è ovviamente moltiplicato: 14.500 x 12 (media) richieste/anno portano a un totale di 174.000 richieste, cioè 1.740.000 euro come ricavo complessivo/anno. SI tratta di stime prudenziali, perché la maggiore facilità di accesso al servizio, dovrebbe assicurare una maggiore diffusione percentuale rispetto alle agenzie tradizionali, offrendo rispetto alla concorrenza i vantaggi di una procedimentalizzazione digitalizzata. La copertura finanziaria iniziale è data dai fondi di Lazio Innova ed eventuali finanziamenti soci. Dal 2021 il modello dovrebbe essere in grado di autosostenersi e produrre ricavi da reinvestire.