Idrogena

La pirolisi del metano consiste nel portare il metano ad altissime temperature (1000-1700 degC) in assenza di ossigeno. A queste temperature la molecola del metano entro tempi determinati si scinde nelle sue componenti: idrogeno gassoso e carbone allo stato solido. Diverse compagnie stanno sviluppando la pirolisi del metano con varianti tecnologiche che possono essere divise in termiche (ad es. induzione o combustione gas), al plasma e termo-catalitiche. Al momento la tecnologia al plasma è quella nello stadio più avanzato di sviluppo. L’obiettivo del progetto è sviluppare un convertitore molecolare da metano a idrogeno termico dove l’energia verrà fornita per induzione. L’innovatività risiede nella tipologia dei materiali utilizzati, nella geometria interna e nella direzionalità del campo elettromagnetico. La pirolisi del metano richiede circa metà dell’energia necessaria per lo steam-reforming. Per produrre idrogeno tramite elettrolisi (green) sono necessari a livello teorico circa 40 kWh di energia per kg di H2 prodotto mentre la pirolisi del metano ne richiede 5 kWh. Stando alle simulazioni condotte dagli ingegneti di Idrogena l’energia richiesta del convertitore sarà circa un quarto dell’energia richiesta dai più avanzati processi di elettrolisi. Il by-product solido generato dalla deposizione del carbonio (Carbon Black) ha inoltre un valore commerciale e può essere venduto contribuendo a ridurre i costi di produzione dell’idrogeno.