L'innovazione nel territorio

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L'innovazione nel territorio

Lileye

LILEYE - - Startupeasy

Il piano d’impresa ha l’obiettivo di sviluppare e commercializzare prodotti realizzati mediante utilizzo di tecnologie avanzate di scansione e ricostruzione della protesi. Si tratta di impiegare scanner digitali ottici con rilevazione 3D e macchine per la stampa in additive manufacturing, applicati alla realizzazione di protesi (dispositivi medici atti a sopperire alla mancanza fisica di una o più parti del corpo), un campo sin ad ora non investito dalla rivoluzione digitale.
La possibilità di risposta rapida e innovativa alla creazione di forme e di ricostruzioni digitali performanti e non vincolate ai sistemi di costruzione canonica. Abbattimento dei tempi di risposta e generazione dell’arto protesico con l’applicazione di materiali a minor impatto economico (plastiche caricate con fibre alto-resistenziali e elementi metallici) e con costi ridotti al fine di proporre soluzioni a minor impatto economico per il cliente/utente finale.

Concorrenza

Nei primi cinque anni di attività, il mercato di riferimento sarà quello italiano con particolare focus sulla protesizzazione d’arto inferiore. Dati dell’istituto superiore di Sanità, riferiti al decennio 2000-2010, stimano in 14.000 il numero di ricoveri per amputazione ogni anno in Italia con 25 casi ogni 100.000 abitanti. L’80 percento di questi eventi riguardano l’amputazione dell’arto inferiore. Il fenomeno è rimasto stabile negli anni con un trend in aumento collegato ad alcuni fattori quali l’aumento di incidenza di patologia diabetica, l’aumento dell’età media della popolazione. Approssimando per difetto, secondo stime della Federazione Italiana dei Tecnici Ortopedici, in Italia ogni anno si stimano 10.000 nuove amputazioni di arto inferiore. Il mercato di riferimento italiano è costituito da circa 200.000 utenti finali (nuove amputazioni e sostituzioni o variazioni temporali di protesi già esistenti) e di questi: • il 79 % è costituito da anziani che subiscono l’amputazione in seguito a problemi non traumatici (diabete, vascolopatie etc.) • Il 21 % è costituito da utenza più giovane: l’8 % circa sono adulti di mezza età spesso vittime di incidenti sul lavoro; il 10% circa sono giovani vittime di incidenti stradali; il 3% circa sono pazienti con malformazioni congenite e patologie tumorali Si quantifica per difetto in 30.000 il numero di nuove protesi d’ arto inferiore che viene realizzato ogni anno presso i numerosi laboratori di ortopedia sanitaria d’Italia. Per quanto riguarda i competitors, ad oggi non è nota alcuna applicazione estensiva dell’additive manufacturing alla realizzazione di protesi d’arto. È stata condotta un’attenta ricerca sul Web rilevando un panorama che conferma questa evidenza. Alcune aziende che si occupano di prototipazione e stampa 3D, come la SHAPE MODE di Milano, offrono servizi in campo biomedico (ad es. il servizio di copertura protesi). La tecnologia che sta dietro al progetto dà la possibilità di realizzare componenti su misura a costi accessibili. La visione di legare la funzionalità al design estetico può aiutare la persona ad affrontare in modo diverso il trauma. Vedere la propria immagine e poterla mettere in luce senza preoccuparsi di dover nascondere la disabilità è possibile grazie alle potenzialità della stampa 3D. La copertura per la protesi è stata presentata per la prima volta a Roma all’inizio di ottobre 2016. A titolo di esempio elenchiamo il modello di alcuni competitor nella produzione e rivendita di protesi: • Ottobock, realtà tedesca che si occupa del settore da oltre cento anni, in Italia è presente con una rete estesa di centri specializzati. Offre soluzioni avanzate ed ha sviluppato brevetti su componentistica come ginocchia elettroniche, protesi di gamba bioniche e sistemi di cuffiaggio a depressione. È specializzata anche nella realizzazione di protesi bioniche robotizzate. Ottobock fornisce la sua componentistica modulare ai partner, che sono officine ortopediche che sfruttano tradizionali tecniche di produzione per realizzarle. È possibile trovare la componentistica di Ottobock in vendita su internet, in negozi specializzati e in altre officine ortopediche non strettamente legate al marchio; • Itop Spa, è una rete di centri di Ortopedia Sanitaria consolidata nel Lazio. Progetta, realizza e applica dispositivi ortopedici su misura di ogni tipo: protesi di ultimissima generazione, ortesi per patologie neurologiche, corsetti per scoliosi, tutori, calzature su misura, plantari, ortesi pediatriche, sistemi di postura. Come riportato sul sito ha un team di 4 Ingegneri Biomedici, 30 Tecnici Ortopedici, 34 addetti tecnici, che dispositivi attraverso alti standard qualitativi e sistemi di produzione conformi alle normative CE e certificati U. NI EN ISO 9001:2015. La componentistica offerta nei listini è prodotta da altre case produttrici (Ossur, Ottocock, Symbiotic tra le altre); • Reha Grop, a Roma è una grossa realtà di ortopedia sanitaria che oltre alla realizzazione di dispositivi ortopedici e protesi d’arto dal 2013 è specializzata nella vendita di dispositivi sanitari Online con un dedicato store. Da quanto evidenziato, le realtà operanti nel settore si avvalgono di tecniche di costruzione tradizionali. Le aziende che producono la componentistica ed i brevetti sono poche al mondo ed impongono i prezzi del mercato. Non disponiamo di modelli di revenue e di fatturati delle realtà sopra descritte, ma sappiamo che il prezzo di una protesi d’arto inferiore finita può esser molto variabile, dai 5.000 e i 40.000 euro ed oltre per protesi di alta gamma. Tutto è determinato dal tipo di customizzazione, dal tipo di lavorazione e dalle funzioni richieste dal cliente. È difficile che l’utente finale possa soddisfare le sue esigenze con la cifra rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale. È comune che una protesi avanzata sia un problema sanitario ed economico, soprattutto per un giovane amputato che ambisce al massimo recupero funzionale. È in questo contesto che il progetto di Lileye Srl si va ad inserire e trova la sua forza. Rivoluzionando il metodo di costruzione. Realizzando componentistica modulare che possa esser integrata nella protesi andando a ridurre la dipendenza dalle grosse case produttrici che impongono i prezzi. Produrre direttamente con stampa 3D evitando i ricarichi tra i vari rivenditori, abbattendo i costi di produzione e lavorazione.
Settore: Manifatturiera
Labels: ADDITIVEMANUFACTURING, BIOMEDICALE, protesica
Canali di Vendita: Agents, Directly
Interessi: Business partners, Lender / Investor, Partner university

Stadio della startup Lileye

Prodotto/Servizio

Obiettivo del progetto è quello di realizzare un nuovo modo di adattamento della protesi, la quale verrebbe completamente ripensata, nell’ottica di personalizzarla alle esigenze sostitutive delle funzioni dell’arto mancante, che sono diverse per ciascun individuo. Si ritiene che ciò sia fattibile con l’impiego di nuovi materiali, stampabili con la tecnologia dell’additive manufacturing, assimilabili alle leghe di carbonio ed in grado di replicare le protesi standard, con la possibilità in questo modo, attraverso una scansione preventiva e una successiva ricostruzione dell’arto, di customizzarne la configurazione ottimale. In particolare, le cuffie che vengono calzate sarebbero così più comode, funzionali e permetterebbero comunque di mantenere o ridurre i costi attuali, anche in virtù dell’impiego di materiali stampati, senza dover ricorrere ad un processo di laminazione del carbonio. A questo si deve aggiungere un secondo aspetto che è quello, non solo del miglioramento delle protesi, ma anche della loro possibilità di essere studiate ed adattate alle diverse discipline, per chi ne ha esigenze più spinte e deve impiegarle in ambiti sportivi e/o di lavoro. Per far fronte a questa seconda necessità si conviene l’impiego di stampa 3D metallica che permetterebbe di alleggerire le protesi e di studiarne forme quanto più funzionali possibile alle esigenze del singolo. Questa tipologia di applicazione e customizzazione richiede una stretta collaborazione tra i punti di distribuzione sul territorio, all’interno dei quali tecnici opportunamente formati interagiscono con il cliente per scansionare la zona di applicazione della protesi, e il sito produttivo dove avviene la stampa delle protesi e l’assemblaggio delle stesse. A tal fine i sistemi di condivisione e scansione saranno direttamente monitorati dalla sede produttiva per garantire la qualità del processo sviluppato.

Team

Dati della startup Lileye

Costituzione Impresa : 05/02/2021
Data iscrizione alla sezione delle Startup: 26/02/2021
Denominazione:
LILEYE S.R.L. - (START-UP COSTITUITA A NORMA DELL'ARTICOLO 4 COMMA 10 BIS DEL DECRETO LEGGE 24 GENNAIO 2015, N. 3)
Comune: SASSARI
Provincia: Sassari
Regione: Sardegna
Codice Fiscale: 02846090906
Forma Giuridica : SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA
Codice Ateco : 32503

Lileye

Modello di Business

Il modello di business dell’azienda si basa sulla progettazione e realizzazione di nuove protesi. Con le stesse tecnologie e attrezzature, sarà possibile anche supportare i clienti durante la fase di rinnovo di protesi già esistenti. Il modello di ricavi si basa sulla vendita di unità di nuove protesi, suddivise in 3 fasce in base alla complessità del prodotto: Hi-end (fascia alta), Mid (fascia media) e Low-cost (fascia bassa). Dato che le protesi sono prodotti altamente personalizzati, è difficile imporre standard e ipotizzare una segmentazione precisa, per cui si è optato per definire l’offerta in tre categorie. Queste categorie sono caratterizzate da una complessità, e quindi prezzo finale, crescenti. Allo stesso modo si è deciso di procedere per i rinnovi delle protesi, che assumono uno schema di ricavi del tutto similare. Si è pensato di offrire il prodotto in tre fasce differenti per dare l’opportunità a diverse tipologie di cliente finale di poter accedere alle protesi costruite dall’azienda: identificando la tipologia di cliente e i problemi che vuole risolvere, si andrà quindi a definire la soluzione più opportuna e la fascia di prezzo connessa. Per poter stimare quanto più correttamente il flusso di ricavi, si è partiti considerando il numero di centro convenzionati con cui si hanno stretto rapporti nel corso degli anni del progetto. Si è ipotizzato di partire con due soli centri nel primo anno, in modo tale da potersi focalizzare sulla fornitura e poter consegnare un prodotto di alta qualità. L’obiettivo è quello di fornire dei prodotti che sorprendono per comfort e funzionalità in tempi rapidi, così da massimizzare la soddisfazione del cliente e di instaurare un processo di passaparola molto efficace per diffondere le opinioni sulla bontà del prodotto. Allo stesso tempo, dal punto di vista commerciale si dovrà lavorare per far conoscere il prodotto e per aumentare il numero di centri aperti nel corso degli anni, che dovrà raggiungere i 25 centri convenzionati durante il quinto anno. L’incremento dei centri disponibili per la vendita rappresenta la leva attraverso la quale si andranno a incrementare le unità vendute, sia in termini di nuove protesi che di rinnovi di protesi. Per ogni categoria, è stato ipotizzato un prezzo di vendita, in base agli standard di mercato e prezzi medi del settore. Il rapporto tra nuove protesi e rinnovi è stato ricavato da analisi di mercato effettuate nel settore, con l’utilizzo di dati statistici disponibili presso le banche dati degli istituti di sanità. Si è quindi visto che fatto 100 il mercato globale, circa un terzo sono le protesi nuove, mentre circa due terzi coprono i rinnovi. Considerando gli elevati numeri a livello nazionale, le unità vendute ipotizzate si sono comunque attestate in maniera cautelativa a dei valori ridotti.

Innovazione

Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa L’intero processo si sviluppa secondo un criterio di innovazione rispetto a quanto presente oggi sul mercato. Si parta dalla condizione di sviluppo progetto che vede come componenti di novità in primis la tipologia di approccio al processo di studio. In questa si identifica lo strumento di acquisizione e successiva elaborazione della nuvola di punti ottenuta con la scansione 3D, la modellazione CAD e la progettazione secondo un nuovo modo di vedere l’ingegnerizzazione di una parte meccanica. Fino ad oggi nella meccanica in generale e ancora nelle strutture protesiche, si prende in considerazione come primo aspetto per la fattibilità di un componente la possibile tecnologia di realizzazione. In progettazione una delle tecnologie più immediate per ottenere un elemento è quello della lavorazione in CNC che segue specifiche regole di fattibilità ad ogni modo qualsiasi sistema di produzione convenzione esige il rispetto di alcune regole di realizzazione. Nel nostro caso stiamo implementando quello che in ambito progettuale risulta essere la più grande trasformazione del pensiero di creazione, non vincolando più le geometrie studiate a problemi di fattibilità. Questo è reso possibile dalla stampa 3D che ci permette di costruire geometrie di qual si voglia aspetto e geometria i parametri che diventano fondamentali si trasformano nella riduzione del volume al minimo necessario in funzione della resistenza strutturale voluta e nella volontà di creare una geometria funzionale al tipo di lavoro che il componente deve assorbire. Da questo processo ne deriva sicuramente qualcosa che l’utente non si aspetta e che risulterà totalmente innovativo per la forma ottenuta e le prestazioni raggiunte. Questo tipo di risultato è ottenibile grazie alle tecnologie implementate e favorisce soluzioni non ancora sperimentate. In ottica costi potrebbe essere una rivoluzione nel settore di applicazione, anche in considerazione di quanto già il costo sia molto elevato. Facendo un’analisi qualitativa si capisce come il costo relativo ad una protesi nel suo insieme risulti molto elevato. Questo deriva non tanto dal costo delle componentistiche, che sicuramente è tutt’altro che ridotto, ma anche e soprattutto dal costo del personale specializzato che si occupa della produzione della protesi a partire dal calco in gesso fino alla realizzazione dell’assemblato e degli aspetti di compatibilità con il cliente finale. Uno degli aspetti che risulta in assoluto più complesso e lungo è sicuramente legato alla customizzazione per le esigenze del cliente dove il singolo tecnico ortopedico è costretto a perdere molto tempo nella realizzazione di eventuali migliorie richieste e di tutta una serie di procedure manuali volte alla realizzazione di una protesi che rispecchi il volere dell’utente finale. L’obiettivo di Lileye srl è quello di ottimizzare tutto il processo creativo rendendolo più snello e andando ad operare su ogni singolo step di ideazione a partire da una lista di possibilità di cui l’utente finale deve poter essere al corrente. Sarà l’utente finale a descrivere le sue necessità e sulla base di queste potrà prendere atto di soluzioni alternative a quelle standard con cui andare a migliorare la fruibilità della protesi. Una soluzione molto elaborata e molto costosa, ad esempio, è quella che prevede un rivestimento della protesi che vada a simulare la pelle o comunque una gamba con sembianze del tutto simili all’originale. Oggi si opera questa soluzione per mezzo di vere e proprie operazioni di creazione artigianale ed è legata all’abilità scultorea di chi si adopera a realizzarle. La possibilità di scansionare e riprodurre in materiale polimerico il simmetrico dell’arto non compromesso, qualora possibile, è una soluzione sicuramente molto più rapida e verosimilmente più funzionale . Sarà necessario considerare anche i tempi di realizzazione di un rivestimento ricostruito e stampata rispetto ad una soluzione artigianale i tempi e quindi i costi saranno congruentemente ridotti e questo renderà la soluzione più facilmente accessibile ad un pubblico che ad oggi rinuncia a questa possibilità. Probabilmente anche il sistema di montaggio e smontaggio del rivestimento potrebbe essere qualcosa di sorprendente e non comune per l’utente, che potrebbe in questo modo godere di una maggiore facilità nella pulizia della protesi stessa con ovvio vantaggio oggettivo . Per ultimo ma non meno importante è l’aspetto legato alla possibilità di sviluppare soluzioni analoghe alle esistenti, come nel caso precedentemente descritto, con soluzioni più rapide ma anche e soprattutto meno dispendiose a livello economico. Questo apre nuove possibilità ad una fetta di clientela che non pensava di poter godere di soluzioni aggiuntive che possano migliorare la vita quotidiana e di accettazione della propria condizione. Anche l’impiego di protesi speciali dedicate a determinate discipline, come ad esempio le protesi note negli atleti per poter correre, potrebbero essere più largamente diffuse in ragione di un costo meno proibitivo e alla portata di un maggior numero di persone. Questo aspetto è molto importante perché ad oggi solo a chi riesce a trasformare in professione la sua inabilità è spesso concesso, tramite sponsor, di avere accesso a tecnologie estreme e molto costose la speranza è di poter creare qualcosa di molto più economico, magari non altrettanto spinto in termini di prestazione, ma sicuramente efficiente per chi ha semplicemente il desiderio di riprendere attività fisiche quotidiane dilettantistiche.

Requisiti di innovazione tecnologica

R&S

Team Qualificato

Proprietà Intellettuale

Leggenda Classe di Produzione
A=1-100K euro
B=100K-500K euro
C=500K-1M euro
D=1M-2M euro
E=2M-5M euro
F=5M-10M euro
G=10M-50M euro
H=più di 5OM di euro
ND=non disponibile

Leggenda Classe di Addetti
A=0-4 addetti
B=5-9 addetti
C=10-19 addetti
D=20-49 addetti
E=50-249 addetti
F=almeno 250 addetti
ND=non disponibile

classe di capitale
5K-10K euro
3

Leggenda Classe di Capitale
1=1 euro
2=1-5K euro
3-5K-10K euro
4=10K-50K euro
5=50K-100K euro
6=100K-250K euro
7=250K-500K euro
8=500K-1M euro
9=1M-2,5M euro
10=2,5M-5M euro
11=più di 5M di euro
ND=non disponibile

prevalenza femminile
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza giovanile
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

prevalenza straniera
NO

Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile

I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente

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