Rifo

Fin dalla sua fondazione, la missione di Rifò è quella di trasformare gli scarti tessili in una nuova risorsa, seguendo il principio di recuperare da essi il maggior valore possibile. Innanzitutto, il nostro modello di business è stato definito con l’obiettivo di risolvere due problemi evidenti e urgenti dell’industria tessile e della moda: la sovrapproduzione e il sovraconsumo. Sulla base di ciò, il nostro business model si basa su due elementi fondanti: prevendita e servizi circolari. Per evitare la sovrapproduzione, testiamo i nostri capi sia online che in occasione di fiere internazionali per valutare se possono avere successo, prima di effettuare un ordine di produzione ai nostri fornitori. Durante il periodo di prova, i clienti e i rivenditori possono acquistare i nostri capi in prevendita a un prezzo scontato (fino al 10%), come ricompensa per il tempo di attesa prima del loro arrivo. Questo approccio ci permette di prevedere la reale domanda del mercato e di evitare enormi quantità di scorte alla fine del periodo di vendita, raggiungendo un tasso medio di sell-through sempre superiore al 90%. Riduciamo così al minimo la quantità di prodotti invenduti alla fine dell’anno e non abbiamo bisogno di fare saldi o adottare strategie di sconto per liberarci dei capi rimasti a magazzino. Per risolvere il problema del sovraconsumo, offriamo ai consumatori la possibilità di consegnarci i loro indumenti usati di qualsiasi marca, a condizione che la loro composizione rispetti i nostri standard (maglioni in lana e cashmere al 100% o jeans in denim almeno al 95%). Come ricompensa per la loro azione sostenibile, offriamo uno sconto del 10%, incentivando così gli acquisti sul nostro shop online. Questi capi, una volta ritirati, vengono sanificati e selezionati dalla cooperativa sociale La Fraternità in base alla loro qualità e condizione. Se i capi raccolti sono in buone condizioni vengono destinati ai negozi di seconda mano, in modo da allungarne il ciclo di vita. Invece, tutti gli indumenti rovinati e di composizione pura vengono selezionati per il processo di riciclo e venduti ai cenciaioli locali che da essi ricavano un filato riciclato con cui poi confezioniamo i nostri capi. Questo modello di business ci permette di riciclare i vecchi capi e, al contempo, acquisire nuovi clienti che possono acquistare i nostri prodotti sostenibili. Recentemente abbiamo anche sviluppato un nuovo modello di business innovativo: Fluffypack. Da quando abbiamo iniziato a raccogliere vecchi indumenti, abbiamo ricevuto molti capi con una composizione mista che non rispetta gli standard di riciclabilità. Ci è venuta l’idea di trasformarli in una busta di feltro da utilizzare come imballaggio per i nostri ordini online (B2C) e da vendere anche ad altre aziende (B2B). Questo packaging innovativo e riutilizzabile è in grado di assorbire gli scarti di tessuto misto con meno del 10% di elastan, che altrimenti verrebbero buttati via perché attualmente non esistono tecnologie per riciclarli.