Safer Smartlabels

La proposta di SAFER si presenta come un array di sensori circolari: per ognuno di essi la fase solida inerte è legata a un recettore con caratteristiche specifiche. Tali sensori riconoscono i sottoprodotti tipici di ogni fase della degradazione e trasmettono questa informazione al consumatore con un cambio di colore rapido ed omogeneo. Confrontando il colore del sensore con quelli riportati nella legenda stampata accanto, si può giudicare in modo certo lo stato dell’alimento e deciderne il destino. Questa innovativa strategia rappresenta una tutela ancora maggiore per il consumatore, rispetto alla data di scadenza, sia in termini di sicurezza, qualora la conservazione non ottimale abbia accelerato il processo di deterioramento, sia in termini ambientali ed economici, qualora la conservazione ottimale ed altri fattori abbiano prolungato la freschezza di quella specifica confezione oltre il periodo medio calcolato. SAFER è il risultato di una lunga e solida ricerca scientifica in cui i numerosi parametri che ne influenzano il funzionamento sono stati investigati ed ottimizzati, puntando ad alcuni obiettivi ben specifici. Primo fra tutti, la sicurezza del consumatore: sono stati difatti selezionati recettori e fasi solide non nocivi per l’uomo. Altro aspetto fondante del progetto è la facilità di lettura, basata su una colorazione omogenea del sensore, e su un cambio netto fra colori vivaci e ben diversi fra i diversi stadi. Non da ultimo, l’applicabilità a livello industriale: in tal senso, la fase solida usata è già impiegata in ambito alimentare, l’etichetta finale può essere facilmente incorporata nelle tipologie di packaging esistente, richiede costi di produzione ed implementazione decisamente ridotti ed è applicabile ad una vasta gamma di alimenti. Ad oggi sono state testate carni non lavorate, in particolare pollo, manzo e maiale, filetti di pesce e latte di diversa tipologia.