Un’agricoltura moderna con un alto grado di specializzazione e focalizzata sulla massima produttivita e stata possibile per decenni grazie all’uso massiccio di prodotti di sintesi che ha pero avuto un forte impatto ambientale. L’eccessivo utilizzo di fertilizzanti e agrofarmaci ha contribuito al deterioramento dei suoli, all’impoverimento delle risorse naturali e ha reso le colture molto vulnerabili a microrganismi patogeni, nematodi, insetti e acari parassiti, ed erbe infestanti. Nel corso degli anni lo squilibrio nel sistema suolo-pianta ha portato a un lento declino dello sviluppo e della produzione vegetale. E nato così il problema della cosiddetta ‘stanchezza’ dei suoli, dove la quantita e la qualita delle produzioni agricole risulta fortemente limitata. La diminuzione delle produzioni che ne deriva riflette l’incapacità della pianta a nutrirsi nel terreno stanco (Zucconi e Monaco, 1987). Il problema è prevalente per le specie annuali coltivate in monosuccessione e per alcuni fruttiferi come pesco, melo, pero e vite (Rice, 1984; Chou, 1999; Caboun, 2005; Canals et al., 2005). Di conseguenza, a causa dell’alterazione della struttura del suolo, della riduzione dell’attività microbica e dell’esaurimento dei nutrienti, le piante manifestano un minor accrescimento, minore fioritura e allegagione, ritardata entrata in produzione, compromettendo la quantita e la qualita del raccolto.
Il 21,3% dei suoli del territorio nazionale e a rischio di desertificazione (41,1% nel Centro e Sud Italia). La degradazione del suolo avvenuta negli ultimi 40 anni ha provocato una diminuzione di circa il 30% della capacita di ritenzione idrica dei suoli italiani.
Il miglioramento delle rese colturali in terreni stanchi può essere raggiunto tramite la modifica dell’ambiente di crescita della rizosfera. La popolazione microbica e essenziale infatti, per migliorare la crescita delle radici, la struttura e la qualita del suolo. E dimostrato che tra il 5 e il 20% della resa fotosintetica della pianta e dovuta all’interazione con il microbioma presente nel suolo. E , quindi, fondamentale mantenere e promuovere un giusto equilibrio tra le diverse parti che costituiscono la rizosfera, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati della produzione. La gestione della rizosfera e delle sue risorse e sicuramente uno dei temi che attualmente assume particolare rilevanza nel settore dell’agricoltura soprattutto alla luce dell’esigenza di realizzare una maggiore sostenibilita , coniugando produttivita ed efficienza. E l’opposto della rivoluzione verde, che a meta del 20° secolo ha aumentato notevolmente la produttivita agricola con l’uso massiccio di fertilizzanti, agrofarmaci e acqua. La rivoluzione microbica intende, invece, approfittare di cio che e gia presente: mediamente ben 40.000 specie microbiche in un grammo di terreno.
Vista la domanda sociale e politica per la riduzione dell’uso di prodotti di sintesi in agricoltura: una gestione ecocompatibile dell’attività agricola intensiva, con una riduzione significativa degli apporti irrigui e degli input chimici di sintesi, rappresenta una priorità per gli operatori del settore.
Il progetto TIFAMI si pone l’obiettivo di una piu razionale gestione della risorsa idrica, ridurre l’impiego di composti di sintesi per il controllo delle malattie, dei parassiti e delle erbe infestanti delle piante coltivate, ristabilire la fertilità dei suoli, e migliorare la sicurezza e qualità degli alimenti tramite innovative tecniche di produzione (fermentazioni in mezzo solido o liquido) di consorzi microbici contenenti una combinazione sinergica di microorganismi benefici (Beneficial Control Agent – BCA) e/o loro metaboliti da impiegare come prodotti ad azione specifica (come da disciplina in materia di fertilizzanti del decreto legislativo del 29 Aprile 2010 n° 75 e i suoi allegati).
In un’ottica globale e a lungo termine, tramite la realizzazione del presente progetto sara possibile ripristinare, preservare e valorizzare gli ecosistemi connessi al settore agricolo e agroindustriale.
Leggenda Classe di Produzione
A=1-100K euro
B=100K-500K euro
C=500K-1M euro
D=1M-2M euro
E=2M-5M euro
F=5M-10M euro
G=10M-50M euro
H=più di 5OM di euro
ND=non disponibile
Leggenda Classe di Addetti
A=0-4 addetti
B=5-9 addetti
C=10-19 addetti
D=20-49 addetti
E=50-249 addetti
F=almeno 250 addetti
ND=non disponibile
Leggenda Classe di Capitale
1=1 euro
2=1-5K euro
3-5K-10K euro
4=10K-50K euro
5=50K-100K euro
6=100K-250K euro
7=250K-500K euro
8=500K-1M euro
9=1M-2,5M euro
10=2,5M-5M euro
11=più di 5M di euro
ND=non disponibile
Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile
I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente
Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile
I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente
Legenda prevalenza femminile/giovanile/straniera
NO: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 ≤ 50%
Maggioritaria: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 > 50%
Forte: [% del capitale sociale + % Amministratoril / 2 > 66%
Esclusiva: [% del capitale sociale + % Amministratori] / 2 = 100%
?: Non disponibile
I dati sulla prevalenza sono riferiti al trimestre precedente
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