vPer la versione MRADSIM-SPACE i principali concorrenti sono: FASTRAD e SPACESUIT Francesi e RSIM/Tech-X, USA. Il progetto prevede inoltre lo sviluppo di una versione per applicazioni terrestri MRADSIM-EARTH, e una versione cloud MRADSIM-WEB, che al momento non hanno prodotti concorrenti sul mercato. Il mercato Europeo e quelli di Asia e Medio-Oriente sono dominati quasi esclusivamente da FASTRAD. SPACESUIT e FASTRAD sono gli stessi gruppi di ricerca che hanno prodotto due set di programmi molto simili fra di loro e solo ed esclusivamente per applicazioni Spaziali. Il mondo degli USA è una parte a sé ed anche lì manca un pacchetto completo di interfacce basato su un programma potente di simulazioni/analisi come GEANT4. Uno dei motivi di ciò è che il baricentro delle attività di sviluppo/mantenimento di GEANT4 è basato al CERN (Ginevra) ed al supporto di altri paesi Europei (in primis l’Italia). RSIM, il principale concorrente di MRADSIM in America, è un prodotto con funzioni limitate e disegnato più per facilitare il lavoro ad un personale di esperti di programmazione piuttosto che per avere un’interfaccia semplice da far utilizzare ad un personale non esperto. Le differenze di MRADSIM-SPACE con questi software esistenti sono:
Poter accettare i disegni STEP o GDML di interi satelliti con tutti i suoi dettagli (e non solo una parte)
Possibilità di fare analisi con metodi di simulazione montecarlo sia reverse che forward. Per questo ultimo, in questo progetto verranno sviluppati algoritmi per poter utilizzare le potenzialità delle GPU, e quindi poter simulare numeri molto più elevati di eventi aumentando la precisione delle simulazioni
Interfaccia utente moderna, intuitiva e user friendly
Prodotto modulare e cost-effective.
Un altro possibile concorrente della versione SPACE è il sito pubblico di SPENVIS (SPace ENVironment Information System), che è sviluppato da un consorzio guidato dal Royal Belgian Institute for Space Aeronomy (BIRA-IASB). Questo sito ha un database aggiornato di flussi raccolti da satelliti esistenti su tutte le orbite. In effetti anche MRADSIM-SPACE suggerisce all’utente di ottenere i flussi da questo sito per poi usarli come input per le simulazioni. Nel sito c’è anche la possibilità di fare delle simulazioni, però in una misura molto limitata in termini di funzioni. La più importante mancanza è che non c’è la possibilità di importare geometrie esterne dai CAD, ma le si può solo costruire a mano con dei volumi base. Inoltre non è possibile fare analisi su più componenti nello stesso momento e le simulazioni possono essere realizzate solo con un numero di eventi molto limitato. L’interfaccia utente grafica non esiste.
Per quanto concerne il prodotto PDOZ, come concorrenti ci sono alcune aziende importanti (LANDAUER, Fuji Electric, ATOMTEX, ThermoFisher, Mirion) che dominano il mercato mondiale. Per competere con i loro prodotti, PDOZ avrà due carte vincenti. La prima riguarda l’utilizzo dei SIPM (silicon photomultiplier), fotomoltiplicatori innovativi, compatti, economici, a basso consumo, che rileveranno la luce creata dai materiali scintillatori (plastici o cristallini) al passaggio della radiazione. Il secondo è di introdurre un meccanismo di energy harvesting, per ottenere energia dalle vibrazioni meccaniche e quindi ridurre il consumo energetico dell’apparecchio. Ciò verrà realizzato collaborando con un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica e Geologia di Perugia, che sono il riferimento mondiale di questa tecnologia e delle sue applicazioni.