Cherrychain

Le start up che più si avvicinano a CherryChain sono Billon, WeTrade, Scytale e Avvoka, sebbene quest’ultima si riferisca di più all’ambito legal. Billon e WeTrade sono incentrate sulla creazione di un marketplace globale in cui vengono coinvolte banche e soggetti privati, e vanno monitorati principalmente per l’estensione al ciclo attivo dei servizi offerti. Scytale va invece monitorata principalmente per l’utilizzo della blockchain come Certification Autority e per le soluzioni di identificazione digitale ed onboarding. Trakti e Cognitiv+ si concentrano invece sull’offerta di strumenti legali ed analitici, pertanto le affinità con CherryChain risultano essere limitate. Le start up italiane TrustedChain, NotarChain ed EtherintyWall si concentrano perlopiù su servizi di notarizzazione e document management, e sono quindi caratterizzati da un orientamento ai costi volto al loro trasferimento alla struttura IT. TrustedChain tuttavia presenta un’offerta un po’ più ampia che si estende anche a tracciabilità, supply chain e gestione dei pagamenti, facendo pensare ad un orientamento alla tecnologia che tende all’abbinamento di un nuovo modello e che potrebbe orientarsi all’aumento dei ricavi esistenti. SpidChain e Popolus sono incentrate su un servizio specifico che rappresenta un’introduzione tecnologica perlopiù incrementale. Dall’analisi le start up presentano un’offerta concentrata su un servizio specifico e ad ora non coprono tutte le aree di attività di CherryChain, pur avvicinandosi in termini di orientamento alla tecnologia e orientamento ai ricavi.