Il piano industriale prevede la costruzione di almeno n° 3 droni entro il 2023 comprensivo di prototipo iniziale, incrementati di 10 unità nel 2024 e negli successivi una produzione industrializzata per un totale di circa 300 droni entro il 2026.
Le risorse iniziali per sviluppare il piano di cui sopra cercheremo di reperirli indicativamente con le seguenti modalità:
Contributo di 50000$ SOA incubatore americano sulla sostenibilità dell’oceano. Evento che si verificherà solo dopo la definizione dei rapporti tra Ecodrone ed UniFi, ovvero il riconoscimento SpinOff.
Finanziamento agevolato di Invitalia pari al 80% su una spesa totale ammissibile di circa 700k€: Smart & Start (in corso).
La restante parte di piccola entità, viene finanziata da alcuni lavori di programmazione elettronica e software che la società stà continuando a svolgere per alcuni clienti.
Il rientro dei costi di investimento dopo 5 anni di servizio senza considerare eventuali contributi a fondo perduto, dovrebbe essere in linea con le nostre aspettative, purché i droni vengano utilizzati e quindi creino profitto in media 6 mesi all’anno, circa 180 giorni come considerato sulla tabella excel in allegato.
Infatti da un’analisi dei costi di avviamento del processo industriale, considerando come anno di avvio delle attività il 2020, compreso lo studio, la progettazione e la realizzazione del prototipo iniziale, fondamentale per illustrare realmente ai nostri futuri partner le caratteristiche del prodotto.
La nostra iniziale strategia industriale è basata sulla vendita dei dati e non sulla vendita del prodotto, questo aspetto è stato definito analizzando anche i nostri competitor e tutti utilizzano questa tipologia di business. Sicuramente siamo un’azienda molto dinamica e propensa a valutare e cogliere le future opportunità di business che si dovessero prospettare, compresa la possibilità di creare una linea di prodotto più smart dal punto di vista tecnologico e poter eventualmente aggredire il mercato privato.
La nostra visione è sicuramente molto cautelativa considerando che i nostri competitor, ad esempio SailDrone, riesce a far lavorare oltre 100 droni, ad un costo giornaliero di 3500$ cada uno e non è l’unico.
In questi ultimi mesi siamo molto attivi nei rapporti commerciali e diplomatici, sia con Enti governativi, che Pubblico Privati, essendo in questo momento storico di assoluta attualità la tecnologia in aiuto all’ecosistema; pertanto riteniamo di poter chiudere nei prossimi mesi accordi di collaborazione e finalmente iniziare a realizzare il nostro progetto industriale. Abbiamo attualmente richieste dal ministero dell’ambiente di Abu Dhabi (Emirati Arabi uniti) Environment Agency Abu Dhabi dopo la nostra visita a marzo 2019 presso Summit svolto ad Abu Dhabi; siamo in stretto contatto con il parco marino delle 5 terre per definire l’utilizzo del primo drone nell’area marina protetta.
la nostra maggior voce di spesa sarà la manodopera specializzata idonea non solo all’assemblaggio in azienda dei droni, ma che supporterà anche gli interventi per le manutenzioni straordinarie che dovessero rendersi necessarie e/o delle richieste aggiuntive dei clienti in fase di svolgimento della prestazione di affitto del drone. Altra voce importante nel nostro conto economico riguarda i costi indiretti, dove sono state considerate voci che potrebbero non essere di immediata applicazione, per esempio è stata considerata una vasca di prova per i droni implementata con accessori per la riproduzione di alcune variabili meteomarine o di inquinamento delle acque.
Il nostro business si basa sulla vendita dei dati raccolti, tramite l’affitto giornaliero del drone, che ovviamente potrà essere integrato con ulteriori attrezzature e/o specifiche tecniche su richiesta del cliente. Il prezzo base medio che abbiamo considerato è di € 1000,00 giornaliero, avendo constatato che i nostri maggiori competitor si attestano su circa 2.500,00 € giorno. Considerando come mercato iniziale di partenza quello italiano, con riferimento al fatto che molte delle attività marine (esempio analisi delle acque e monitoraggi costieri) vengono svolte dagli enti istituzionali principalmente nei mesi caldi, essendo influenzate da fattori esterni come per esempio il forte impatto del turismo sul nostro territorio nazionale, abbiamo calcolato in: 180 giorni medi utili di ricavo per singolo drone nei primi 3 anni, che diminuiscono nei periodi successivi fino a 130 giorni/anno perché verranno immessi sul mercato un maggior numero di droni operativi.
In possesso di titoli di proprietà intellettuale in capo all’impresa e/o ai founder e/o terzi
B63B proprietario – Brevetto per invenzione industriale
Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
Questo sistema è un notevole passo in avanti rispetto agli standard attuali in termini di conoscenza, competenza e tecnologia nel settore marittimo e può rappresentare un unicum non solo a livello locale ma a livello nazionale. Il progetto supporterà l’evoluzione del know-how e il raggiungimento di risultati interessantissimi a livello imprenditoriale sul territorio della Regione Liguria, che ha tutte le caratteristiche per eccellere a livello internazionale. Alla luce di quanto sopra elencato la qualità dei contributi tecnico scientifici ed industriali del progetto è da individuare nella sinergia degli avanzamenti proposti che riguardano diversi aspetti i relativi ad una migliore progettazione ed integrazione del veicolo in senso propriamente meccatronico e robotico: -progettazione naval meccanica integrata con quella di sistema propulsivo e di gestione dell’energia
-elevata intelligenza a bordo e capacità di interazione con ambiente circostante (controllo anticollisione, identificazione di persone ed oggetti, mappatura )
– capacità di coordinazione e comunicazione tra moduli diversi e con il cloud
Ciascuno di questi interventi preso separatamente implica rilevanti avanzamenti tecnologici e forti ricadute anche in termini economici per la possibile applicazione di questo know-how ad altre applicazioni, ma è la loro progettazione ed applicazione sinergica in un unico prodotto //sistema di prodotti a rappresentare il tratto di maggior qualità del progetto sia in termini di avanzamento tecnologico sia di potenziale impatto industriale sulla filiera delle tecnologie del mare presente sul territorio ligure. Innovatività ed originalità Tutto il progetto presenta aspetti di innovatività ed originalità. Esistono già veicoli di superficie commerciali che adottano soluzioni più o meno interessanti per la risoluzione di varie problematiche di misura
tuttavia nessuno veicolo presenta un’autonomia potenzialmente illimitata ottenuta tramite un sistema completamente elettrico e basato su energie rinnovabili, con tecnologie che i proponenti hanno già potuto introdurre sperimentare in mare in altri progetti come ad esempio il prototipo barchetta magica che ha percorso circa 5000km in autonomia nell’oceano atlantico (http://www.labarchettamagica.it/). Rispetto a tale progetto sono comunque introdotti ulteriori aspetti di innovatività grazie al contributo dell’Università di Genova che consentirà l’utilizzo di un innovativo sistema di hydrofoil e più in generale il design navalmeccanico di scafo e propulsione con caratteristiche fortemente innovative. Ulteriori aspetti di innovatività riguardano la gestione della missione
una pratica comune è infatti abbinare al veicolo di superficie almeno 2 persone per la definizione delle missioni di misura oltre che alla messa in opera. L’aspetto di originalità è rappresentato dal fatto che la messa in opera o in mare deve essere fatta solo per la manutenzione ordinaria ottimizzando i tempi e quindi i costi del monitoraggio. La missione sarà programmabile a cadenza regolare e potrà essere fatta da un ufficio con la connessione al veicolo LTE. La connessione da remoto ed in tutto il mondo con uno dei moduli satellitari è un altro interessante aspetto innovativo ed originale. Per quanto riguarda i payload imbarcati, il modulo di analisi delle acque sarà un vero e proprio laboratorio e consentirà un ventaglio di analisi con varie tipologie di metodi che rappresentano uno degli aspetti di originalità ed innovazione dell’intero progetto. Infatti, la necessaria miniaturizzazione, integrazione delle apparecchiature a bordo e lo sviluppo di soluzioni tecniche sviluppate ad hoc ed il controllo delle stesse rendono questa soluzione estremamente innovativa rispetto ad analoghe soluzioni normalmente riportate in letteratura tecnico-scientifica. In tal senso l’elevata modularità dei payload proposti è un altro aspetto estremamente importante per il veicolo il cui spettro di missioni ed attività possono essere estesi in futuro ad una molteplicità di applicazioni diverse. Questo va visto soprattutto in relazione alla elevata intelligenza di bordo ed alla capacità di interazione con ambiente ed altri moduli operanti in modo cooperativo E’ quindi da ritenere che molte delle tecnologie e dei sotto-sistemi proposti oltre ad aumentare il campo di possibili applicazioni del sistema proposto, lo rendano il dimostratore ideale per lo sviluppo preliminare in scala più piccola di soluzioni potenzialmente molto innovative se non rivoluzionarie applicabili o trasferibili a natanti per il trasporto marittimo, la diportistica e più in generale tutti i più svariati ambiti di nautica e filiera delle tecnologie del mare. In questo senso la capacità di essere dimostratore di tante tecnologie diverse utili industrialmente ed interessanti accademicamente è un aspetto di grande innovatività del progetto. L’uso di sistemi multi-agenti di droni e/o varie tipologie di veicoli autonomi è un trend di crescente interesse industriale che riguarda diversi aspetti relativi al monitoraggio ambientale, ma anche alla esecuzione di missioni complesse in una molteplicità di applicazioni civili o militari che riguardano diversi settori industriali e tematiche di ricerca accademica. Esiste quindi un grande fermento di ricerca e sviluppo sia in senso accademico sia industriale relativo allo sviluppo di prodotti e soluzioni di questo tipo. Il progetto si differenzia per una serie di miglioramenti competitivi rispetto all’esistente che non riguardano solo lo specifico avanzamento tecnologico del prodotto che c’è ed è rilevante, ma anche la sua contestuale applicabilità in una logica vincente di crescita alle specifiche caratteristiche del tessuto produttivo ligure ed alla sua naturale propensione verso la crescita e l’innovazione dell’economia del mare con un respiro non solo mediterraneo, ma internazionale. I miglioramenti del livello competitivo riguardano sia degli aspetti tecnici rispetto ai prodotti competitor sia di gestione del prodotto finale e del servizio di monitoraggio ambientale proposto. Attualmente il mercato italiano dei droni di superficie per il monitoraggio ambientale è estremamente vivo in termini di ricerca e richiesta di servizio, ma fatica a trovare soluzioni con caratteristiche di facilità di impiego, elevato livello di customizzazione, capacità operativa in acque che necessitano elevati livelli di capacità di interazione con ambiente e natanti circostanti. Il limite principale di molte soluzioni spesso create ad hoc, spesso create per singole applicazioni a livello di prototipi è spesso quello di essere assemblati di componentistica pre-esistente realizzati con criteri non necessariamente ottimali se non euristici. Esiste inoltre un elevato grado di specializzazione, ma anche di frammentazione di competenze che rende difficile se non impossibile la reperibilità di soluzioni industriali, multi-agente, multi-modali che consentano l’integrazione standardizzata di diverse tipologie di veicoli marini (di superficie o sottomarini) e droni con controllo autonomo o remoto all’interno di reti di monitoraggio complesse malgrado esistano a livello di letteratura esempi di studi ed esperimenti anche molto avanzati e complessi. Il nostro veicolo (o meglio, sistema) sarà un miglioramento tecnico di un prodotto con componentistica di sistema industrializzata che ne aumenterà l’affidabilità e il rendimento consentendo la navigazione e monitoraggio continuo. In questo modo verranno ottimizzati costi di messa in opera e reale fruibilità del prodotto rispetto ai droni di superficie attualmente disponibili sul mercato italiano e più in generale internazionale. La chiave di questo progresso non è nello specifico avanzamento di una singola tecnologia malgrado specifiche tecnologie innovative siano proposte nel progetto, ma nella progettazione integrata di sistema inteso come insieme di sistemi meccanici elettronici e software sinergicamente operanti tra loro in logica industry 4.0. In particolare alcuni prodotti esistenti, possono percorrere un pattern ottimizzato per costruire una mappa di monitoraggio ottimizzata, ma nessuna delle soluzioni italiane presenta la tecnologia per una analisi ambientale in modo continuo nel tempo e neanche un sistema anticollisione. Pertanto queste tipologie di veicoli devono essere monitorate costantemente e la missione caricata con una comunicazione radio in prossimità del veicolo. Per quanto riguarda la gestione di possibili collisioni e più in generale l’interazione del sistema con ambienti complessi in cui siano presenti ostacoli, altri natanti, persone, si prevede di studiare sistemi avanzati basati su reti neurali implementati su hardware dedicati (ad esempio GPU NVIDIA) tramite l’uso di diverse tipologie di sensori mutuati dai settori automotive, robotics, industrial automation. L’eventuale capacità della rete neurale di identificare oggetti e mappare l’ambiente circostante permetterà lo sviluppo di missioni lunghe in environment complessi. La funzionalità della rete neurale verrà implementata e dimostrata nel parco dell’area marina delle 5 terre. Le potenzialità di questa tecnologia sono elevate nell’ottica di una larga diffusione ed applicazione di tecniche di guida autonoma dei veicoli marini anche in contesti al momento completamente preclusi a questo tipo di applicazioni. E’ quindi questo primo aspetto (monitoraggio continuo interazione con ambiente) un primo elemento di radicale innovazione rispetto a prodotti industriali esistenti. Il nostro veicolo oltre a poter percorrere un pattern ottimizzato e ricostruirne una mappa di monitoraggio ambientale sarà sempre disponibile per il cliente che potrà cambiare la missione qualsiasi volta sarà necessario da una semplice interfaccia user friendly da qualsiasi parte del mondo con una connessione ad internet. Inoltre potranno essere impostate missioni ripetitive a cadenza programmata (es. settimanale e/o mensile). Un secondo elemento di innovatività è quindi rappresentato dalla possibilità di adottare una strategia di controllo remoto/autonomo estremamente flessibile, in cui manovre su scala temporale e spaziale piccola possano essere gestite in autonomia dal veicolo in contrapposizione a pianificazioni remote di alto livello gestite in remoto. A questo si unisce un elevato livello di condivisione di intelligenza ed informazione nell’ottica di una cooperazione tra sistemi fisici sul campo o con applicazioni in cloud. Per quanto riguarda i competitor americani (è il mercato americano ad offrire in questo momento soluzioni di monitoraggio continuo) ognuno presenta una caratteristica peculiare di innovazione: ad esempio sailDrone (https://www.saildrone.com/) ha una vela rigida innovativa che è attuata da un servomeccanismo che sfrutta la leva di un ulteriore flap e che consente di essere attuata risparmiando energia ma i 7m di ingombro costituiscono un rischio per eventuali persone o imbarcazioni in prossimità delle missioni oltre alla lunga deriva che non consente di avvicinarsi alla costa. Liquid Robotics (https://www.liquid-robotics.com/) usa un wave glider che sfrutta il moto ondoso per navigare ma ciò è limitante per le dimensioni (pescaggio) ed anche la velocità di crociera è limitata. OceanAero (https://www.oceanaero.com/) è una soluzione a vela trasformabile in veicolo sottomarino che richiede un impegno economico che solo la difesa americana (o realtà paragonabili) si può permettere. Nessuna di queste soluzioni è modulare o con un allestimento customizzabile. Nel citare la difesa americana si percepisce un altro problema di disponibilità di questi prodotti che oltre a non essere pensati per l’uso da parte di entità diverse sono spesso condizionati da vincoli socio-politici relativi alla esportabilità di queste tecnologie in altri ambiti o in altri paesi. Soluzioni convenzionali, seppur molto complete, come le navi da ricerca sono molto costose (all’incirca 30 000$ al giorno) richiedono molto personale a bordo e sono inquinanti oltre che ingombranti con limiti di utilizzo per applicazioni near shore o very near shore. Il nostro veicolo sarà ottimizzato alla navigazione grazie alla collaborazione coi gruppi di ricerca dell’università di Genova e Firenze insieme alle società partner che grazie alla loro esperienza eleveranno il prodotto definendone un nuovo modello di eccellenza consentendo al modello di navigare con la minima dispersione energetica e contemporaneamente massimizzando l’efficienza di ricarica con un MPPT costruito ad hoc sulle caratteristiche delle celle solari ad alta efficienza. Si evidenziano quindi altri due elementi di innovazione tecnologica: il primo è il disegno naval-meccanico di scafo, superfici di navigazione e propulsione che sarà fortemente ottimizzato con strumenti e criteri innovativi (simulazioni CFD, estrazione di modelli dinamici per verifiche di controllabilità e manovrabilità, prototipazione rapida e sperimentazione di forme e profili ottimizzati etc.)
Il secondo elemento è lo smart energy management con il conseguente trasferimento di tecnologie di integrazione dei sistemi di generazione ed accumulo a bordo di tecnologie che si stanno affermando in diversi settori (automotive ad esempio per sistemi di accumulo,micro-small scale applications of renewable technologies per generazione e gestione dell’energia). Sarà capace di compiere missioni in completa autonomia per fornire dati di monitoraggio ambientale real time grazie alla connettività LTE, WIFI e satellitare sarà aggiornabile la missione da remoto e non sarà disponibile solo per l’eventuale manutenzione programmata. Si evidenzia quindi un altro aspetto tecnologicamente innovativo del prodotto ovvero la comunicazione e la connettività in cloud del prodotto con modalità di comunicazione diverse in funzione del diverso scenario di missione.