Breve descrizione degli aspetti di innovazione che caratterizzano il business dell’impresa
ALAMBICCO E PROCESSO PRODUTTIVO
L’impianto che permette di rappresentare la visione del progetto è costituito da un alambicco GE Bennett da 120 litri di capacità operativa, dotato di camicia a vapore, camicia di coibentazione, ed esclusivo sistema GE “TurboStill”.
Tecnologia GE TurboStill
La tecnologia TurboStill è stata per la prima volta sviluppata da Green Engineering per il sistema di gestione del vapore dei grandi alambicchi realizzati per Bombay Sapphire, che hanno una capacità operativa di 12000 litri. Per la prima volta, questa stessa tecnologia viene applicata su un alambicco artigianale di piccola taglia (120 litri), permettendo in questo modo di accoppiare una grande innovazione tecnologica di tipo industriale ad una piccola produzione artigianale di altissimo livello qualitativo. In particolare, l’esclusiva tecnologia GE Turbo Still permette di avere disponibile una grande potenza termica con bassi valori di pressione del vapore e di differenza di temperatura. La grande potenza termica disponibile permette una ampia flessibilità operativa (permettendo ad esempio di poter distillare in tempi brevi) e al tempo stesso le basse pressioni e le basse differenze di temperatura tra elementi riscaldanti e prodotto distillato permettono di mantenere quanto più possibile inalterate le caratteristiche organolettiche e molecolari delle materie prime trattate, per produzioni che aspirano ad una qualità senza compromessi. Nel caso del gin questo significa poter distillare minimizzando la degradazione molecolare degli oli essenziali che caratterizzano le botaniche e, nel caso di altri distillati (ad esempio Rum e Whisky) di preservare le caratteristiche organolettiche delle materie prime di base (canna da zucchero e cereali). Inoltre questo sistema permette l’esaurimento completo della miscela durante la distillazione, con conseguente aumento della resa produttiva e della flessibilità di utilizzo. Infine il sistema Turbo Still permette di evitare che le botaniche in infusione liquida vengano “bruciate” dal contatto con elementi riscaldanti a maggiore temperatura, utilizzate nei sistemi più diffusi in commercio (serpentina con vapore ad alta pressione, elementi riscaldanti di tipo elettrico ecc…)
Design
L’alambicco GE Bennett riprende un classico design inglese del 1830 circa, reinterpretato e reinventato per adattarlo ai nostri giorni. Esprime bellezza estetica, eleganza, tradizione. L’utilizzo di rame massiccio di alto spessore (da 4 a 6 mm) trasmette visivamente solidità e longevità, e permette a chi lo osserva di apprezzarne il grande valore intrinseco. La lucentezza del rame è preservata e valorizzata dall’applicazione di uno speciale trasparente protettivo, che preserva la lucentezza del rame, consentendogli però di cambiare naturalmente il proprio colore al variare della temperatura. Questo fatto trasmette visivamente il concetto di autenticità, che fa parte del DNA del progetto.
Processo Sotto Vuoto
Per la prima volta, un alambicco GE Bennett, con design risalente al 1830 circa, verrà realizzato in modo da poter operare sotto vuoto. Attualmente nessun gin italiano è realizzato sotto vuoto e i gin realizzati sotto vuoto nel mondo vengono prodotti con alambicchi in vetro o acciaio inox. Il nostro progetto invece prevede di accoppiare per la prima volta un sistema sottovuoto realizzato con alambicco di tipo tradizionale in rame. Mentre la normale distillazione alcolica avviene, a pressione atmosferica, a temperature comprese tra 80 e 100 °C, utilizzando pressioni inferiori è possibile distillare a temperature molto minori (che dipendono dal livello di vuoto raggiunto: tipicamente da -10 a + 60 °C). La possibilità di distillare a basse pressioni (sottovuoto) ed a basse temperature consente di preservare ancora di più le caratteristiche organolettiche naturali delle botaniche e delle materie prime utilizzate, per raggiungere elevatissime qualità nei prodotti finiti.
Infusore a Vapore
L’alambicco prevede anche l’utilizzo di un infusore esterno per produzione di gin col metodo vapour infusion. Questo permette la produzione di gin più delicati e complessi rispetto all’utilizzo della sola infusione liquida. L’impianto avrà quindi la flessibilità di produrre gin sia in infusione liquida che vapore , e di qualsiasi mix tra questi due tipi di soluzione. L’infusore esterno permette anche di guardare ad altri innovativi utilizzi dell’impianto, ad esempio l’utilizzo dell’infusore come reattore per catalizzazione con nanoparticelle di rame, oppure come retort per la produzione di rum.Tecnologia GE Nanocopper (Rame nanostrutturato)
Un’altra innovazione tecnologica che caratterizza in modo unico il nostro progetto è l’utilizzo, per la prima volta in Italia, della tecnologia “Nanocopper” brevettata da Green Engineering. Questa tecnologia consiste nell’utilizzo di superfici nanostrutturate di rame. L’importanza di questa tecnologia sta nelle proprietà catalitiche del rame nei confronti dell’abbattimento di sostanze indesiderate presenti nei distillati. Il rame infatti agisce sia come catalizzatore sia come reagente, attaccando i composti contenenti zolfo e anche alcuni precursori dei mercaptani, riducendone la presenza nel prodotto finito. Questa azione viene notevolmente incrementata utilizzando superfici in rame nanostrutturato, sia per l’enorme superficie attiva resa disponibile dalle superfici nanostrutturate, sia perché le nanoparticelle di rame hanno dimostrato una maggiore attività dovuta ad effetti quantistici legati alle dimensioni delle particelle. Inoltre, la localizzazione appropriata delle superfici nanostrutturate, permette di incrementare l’azione catalitica del rame e di minimizzare quella reattiva (che vede cioè il rame coinvolto direttamente in reazioni chimiche), minimizzando il consumo di rame dell’alambicco e la potenziale dispersione di rame nei prodotti.LOCALIZZAZIONE DELLA DISTILLERIA
La scelta della localizzazione della distilleria rappresenta un altro fattore estremamente innovativo del progetto. In generale, la scelta della localizzazione ha tenuto conto, in accordo con la visione del progetto, di alcuni concetti importanti:
– La capacità di raccontare una storia
– La capacità di rappresentare bene i valori espressi dalla visione aziendale
– Contribuire al valore percepito del prodotto finale
– La semplificazione della logistica e dell’organizzazione della produzione
– Il mantenimento di bassi costi di gestione
– La possibilità di operare in un contesto di alto profilo scientifico e tecnologico, che promuova continuamente e costantemente l’innovazione di processo e di prodotto
– La possibilità di operare in un contesto che permetta controlli di qualità superiori a qualsiasi altra produzione attualmente esistente nell’industria di riferimento
I punti elencati sopra hanno trovato una sintesi nella scelta del Centro di Ricerca Energia e Ambiente (CREA) di Colle Di Val D’Elsa.
Il CREA è un centro di ricerca privato specializzato in attività di analisi, ricerca e sviluppo in svariati settori, tra cui agroalimentare, farmaceutico, ambientale e nella scienza dei materiali.
Green Engineering è socio fondatore del CREA, insieme ad altre aziende ed istituzioni della Provincia di Siena. Il CREA inoltre è una Start Up House riconosciuta dalla Regione Toscana.
L’idea di collocare una distilleria tradizionale in rame, basata su un alambicco con design risalente al 1830 circa, all’interno di un centro di ricerca altamente tecnologico, rappresenta una idea fortemente innovativa sia dal punto di vista operativo (unione tra caratteristiche produttive artigianali e strumentazione scientifica all’avangardia, oltre che un processo produttivo innovativo), sia dal punto di vista dell’identità del marchio (una autentica rappresentazione di perfetto equilibrio tra tradizione ed innovazione).
Edificio
Il CREA ha sede presso un edificio localmente noto come “ Il Palazzone “. Il Palazzone fu progettato dall’ingegnere, architetto e urbanista bolognese Filippo Buriani (1847 -1898), nel 1886 e realizzato circa tre anni dopo. L’edificio che si sviluppa sul crinale del rilievo collinare, ha una struttura massiccia e asimmetrica
la pianta si caratterizza per la presenza di tre corpi sporgenti: uno al centro del prospetto e gli altri due più stretti, sul retro dell’edificio.
Gli elevati del palazzo si distinguono per diverse altezze: il prospetto frontale che comprende dieci finestre si sviluppa su due piani, i fianchi su tre, mentre il retro dell’edificio raggiunge la massima espansione con quattro ordini di finestre.
L’intero edificio ha un rivestimento a conci lisci, i portali e le finestre a tutto sesto sono racchiusi entro archi formati da conci disposti a ventaglio. I prospetti sono spartiti in senso orizzontale da cornici che corrono all’altezza dell’imposta degli archi delle finestre negli ordini inferiori, marcapiano in quello superiore.
Per la facciata del palazzo Antonio Salvetti nel 1894 realizzò due rilievi raffiguranti lo stemma della città di Colle di Val d’Elsa e l’allegoria dell’Intelligenza che medita, impersonata da una giovane dall’abbigliamento classico immersa nella lettura di un libro.
Degni di nota sono i calchi in gesso che decorano le pareti dell’Aula Magna. I rilievi che raffigurano la battaglia del Tagliamento (1917), sono ricavati dalle sculture realizzate da Vico Consorti (1902 – 1979) a ornamento del ponte Duca d’Aosta a Roma.
I Laboratori
Il CREA è costituito da laboratori di grande importanza a livello nazionale sullo studio di nanotecnologie, nell’ambito agroalimentare e su studi chimico-fisici, disponendo delle competenze e delle strumentazioni in essi presenti. C.R.E.A. offre, in particolare, servizi analitici e di consulenza nei campi ambientale, industriale, e di ricerca, inseguendo sin dall’inizio l’obbiettivo di migliorarsi continuamente dotandosi di strumentazione all’avanguardia e di personale competente.
La strumentazione direttamente disponibile presso il CREA permette un controllo qualità di un livello attualmente sconosciuto nell’industria della produzione di distillati. In particolare presso il CREA sarà possibile utilizzare tutte le seguenti strumentazioni scientifiche :
– Un HPLC (High Precision Liquid Cromatography) della Shimadzu ad altissima risoluzione di ultima generazione per l’analisi degli zuccheri e degli amidi , ed in generale per tutte le analisi in cromatografia liquida
– Un GC (Gas Cromatography) con spettrometro di massa (MS) e rivelatore a ionizzazione di fiamma (FID) di ultima generazione, prodotto dalla Shimadzu (modello GC 2030) per l’analisi di tutti i composti volatili che caratterizzano il boquet organolettico, la qualità e la salubrità delle bevande alcoliche (inclusi tutti gli alcoli, gli oli essenziali delle botaniche ed in generale qualsiasi analisi in cromatografia gassosa)
– Un NMR (Nuclear Magnetic Resonance) , ovvero un reattore a risonanza magnetico nucleare, per la determinazione della purezza di campioni contenenti quantità bassissime di specifici composti o elementi, non individuabili con altre tecniche analitiche
– Un Field Emission Scanning Electron Microscope (FESEM) , ovvero un microscopio a scansione elettronica ad emissione di campo, per l’analisi superficiale ed il controllo di tutte le superfici degli impianti di distillazione, per controllarne costantemente lo stato di usura, la pulizia, l’efficienza e la salubrità a livello nanometrico
– Un Atomic Force Microscope (AFM) , ovvero un microscopio a forza atomica, per il controllo di composti organici che si formano sulle superfici degli apparecchi di processo durante la distillazione
Un tale set di strumenti non è accessibile a nessuna distilleria artigianale. La compresenza di un set così vasto di strumenti altamente sofisticati, permette un controllo qualitativo ed una certificazione della qualità dei prodotti finiti senza precedenti nell’industria della distillazione.Localizzazione Geografica
Il CREA, che abbiamo scelto come localizzazione per la distilleria, è situato a Colle Di Val D’Elsa, un comune medievale lungo la Via Francigena, in Provincia di Siena, alle porte del Chianti. L’edificio è situato sulla via che collega il centro storico con la zona commerciale della città.Innovazione in termini di Servizi
La scelta del CREA quale localizzazione per la distilleria risponde, per quanto visto sopra, ai concetti espressi nella visione aziendale, ed elencati sopra quali linee guida per la scelta della localizzazione.
Inoltre, la disponibilità diretta di strumenti per analisi e ricerca scientifica del CREA permetterà di offrire alcuni servizi innovativi nell’ambito dell’industria delle bevande alcoliche, in particolare lo sviluppo di Gin e distillati Premium su “misura” per clienti terzi che vogliano realizzare piccole produzioni personalizzate di alto valore. Infatti, grazie all’unione tra un impianto di produzione allo stato dell’arte e strumenti analitici che permettono una attenta analisi qualitativa e un controllo in tempo reale di tutti i parametri della produzione, sarà possibile confezionare prodotti personalizzati di altissima qualità, corredati da approfondite e dettagliate analisi chimiche ed organolettiche. Allo stato attuale dell’industria, nessuna distilleria artigianale può offrire un servizio di questo tipo, reso possibile proprio dal connubio di diverse caratteristiche uniche di questo progetto, pertanto il servizio che sarà possibile offrire è estremamente innovativo.