La conoscenza è un argomento scivoloso e nemmeno gli esperti riescono a mettersi d’accordo su cosa la costituisca o su come vi si acceda.
Tuttavia, interrogarsi su come arriviamo a sapere ciò che sappiamo e se sappiamo davvero ciò che pensiamo di sapere, ci incoraggia a valutare criticamente le informazioni che riceviamo, le convinzioni che abbiamo e le conoscenze che diamo per scontate.
Un consiglio utile:
Sfruttare il potere della conoscenza comune.
Un conoscitore non deve necessariamente essere un singolo esperto.
Anche i gruppi possono possedere una conoscenza collettiva che è superiore alla somma delle parti del gruppo.
In un’orchestra, per esempio, il trombettista sa come suonare le parti scritte per la tromba e l’oboista sa come suonare le parti scritte per l’oboe.
Come collettivo, però, il gruppo sa suonare intere sinfonie.