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Il mercato di riferimento è quello medicale delle protesi craniche custom-made, che è composto da attori che ne utilizzano i volumi per vendere altri componenti, attrezzature e materiali per la pratica chirurgica, non identificando la cranioplastica come oggetto principale del loro guadagno. I principali sono Johnson & Johnson, Finceramica e AMS Group. Le tendenze in questo mercato sono quelle di fornire prodotti paziente-specifici a costi sempre più contenuti. In questo ambito l’utilizzo della tecnologia delle stampanti 3D sta prendendo il sopravvento rispetto alle metodiche tradizionali di produzione custom-made. Gli utenti di questo mercato sono rappresentati dalle aziende ospedaliere regionali e nello specifico nei chirurghi, che eseguono le procedure, che vanno alla ricerca di dispositivi semplici da impiantare o confezionare, con costi ridotti e con risultati cosmetici e funzionali ottimali. Secondo estrapolazione di dati delle Schede di Dimissioni Ospedaliere 2019 (SDO)(6), in Emilia Romagna sono state eseguite circa 75 cranioplastiche, su una popolazione media di 4,5 milioni di persone. Rapportando questo valore all’intero territorio nazionale, mediamente di 60 milioni, e integrando questo dato con le statistiche effettuate dalla regione Toscana nei primi anni 2000(7), e all’impatto dell’obbligatorietà del casco(8), che ne ha ridotto l’incidenza di un 30% circa, si ottiene un mercato potenziale pari a 1200 casi all’anno. Il valore medio del mercato in oggetto è stimato attorno ai 7,2 milioni di Euro, basandosi sul costo medio attuale delle protesi craniche, pari a €6000. Nel panorama italiano, come evidenziato nell’Allegato 6 “Distribuzione dimissioni pazienti di neurochirurgia in Italia nel 2019”, si possono distinguere alcune regioni di rilievo in termini di percentuali di pazienti ricoverati in neurochirurgia, sia in regime di lunga che media degenza. Tali regioni sono, in ordine di maggior popolazione calcolata, Lombardia, Emilia- Romagna, Lazio, Veneto, Campania, Sicilia, Piemonte, Puglia, Toscana, e compongono ’80% dei casi annui di dimissioni ospedaliere per la specialità in esame. Il mercato internazionale delle cranioplastiche risulta ben più corposo, se confrontato con quello italiano. Dall’esame di numerosi paper scientifici(10)(11)(12), si evince che la più importante e popolosa porzione di mercato a livello mondiale sia composta dalla nazione cinese, che consta di un valore vicino a 1 milioni di casi per anno, per un valore totale (calcolato su base del prezzo di vendita dello stampo di LPT) pari a più di 2,5 miliardi di Euro. Fondamentale, affinché questi mercati possano essere raggiunti, sarà la collaborazione con Aziende sanitarie o Società dislocate nei territori interessati. Per giungere a questo obiettivo, LPT cercherà contatti nei principali paesi europei (Germania, Francia, Spagna, Austria, Svizzera), e in seguito nei territori indocinesi e americani. Suddetti contatti porteranno a collaborazioni con grandi multinazionali (come la sopra citata J&J), che ci permetteranno di ampliare il numero di unità prodotte, anche se probabilmente a scapito del ricavo per singolo pezzo. In ordine di rilevanza, i mercati da aggredire saranno quindi: Cina, India, Africa, America del Sud, America del Nord e centrale, e Medio Oriente.