Nanoboz

il macchinario che la società si propone di realizzare impiega una tecnologia detta “perfusione di Nano-Bolle ultrafini (UFB)” e utilizzerà come materia prima solamente l’aria atmosferica senza l’uso di additivi chimici e permetterà di abbattere totalmente la carica dei batteri, dei microbi e dei funghi presenti nelle acque garantendone la potabilità in modo certo e misurabile. Tale tecnica promuoverà, inoltre, il rispetto dell’ambiente, il benessere degli esseri umani, degli animali e dei vegetali riducendo in modo consistente l’uso di medicine e sostanze chimiche nei processi produttivi che utilizzano acqua. I macchinari saranno interconnessi con sistemi digitali e all’interno delle macchine saranno installati dei sensori che permetteranno di ottenere ed inviare tramite tecnologia wi-fi dati di diverso tipo. Sarà possibile, tra l’altro, controllare a distanza la temperatura dell’ambiente di lavoro, la temperatura del compressore che produce l’ossigeno, la temperatura della pompa dell’acqua interna, la percentuale di ozono e di ossigeno immesso nell’acqua sotto forma di nanobolle. L’utilizzo dei macchinari sarà poi modulabile in funzione dei risultati che si vogliono ottenere, gli ambiti di utilizzo saranno quello agricolo, zootecnico, abitativo e nautico.