Tech In Green

L’esigenza primaria di quanti (fra chirurghi, radiologi, cardiologi e patologi) debbano effettuare l’estrazione e l’esame di cellule e tessuti, al fine di determinare la presenza di condizioni infiammatorie e malattie (con particolare riferimento al cancro), risiede nella necessità di operare mediante tecniche di captazione e asporto e successivamente mediante valutazioni chimiche o rilevazioni al microscopio dovendosi esporre e restare a contatto con contenitori biomedicali contenenti la formaldeide utilizzata dai protocolli sanitari per la conservazione dei campioni da esaminare. Il ricorso a tali procedure configura un’ampia portata di interventi in termini quantitativi, dovendosi prevedere in operazioni che interessano un’ampia gamma di cellule e tessuti (quali fegato, prostata, tratto gastro-intestinale, ossa e polmoni). Il risultato dell’esposizione già a breve termine è estrememente severa in termini di irritazione degli occhi, della pelle e delle membrane della mucosa oltre che causa di induzione di tosse, nausea, vomito violento, diarrea e laringite acuta. Nel medio-lungo termine l’esposizione ad alti livelli di formaldeide tende a produrre effetti ancora più severi, non facilmente misurabili nell’immediatezza, ma riferibili ad ancora più gravi patologie di lento sviluppo, datosi che la formaldeide è classificata quale sostanza cancerogena e agente mutageno. Viene, dunque, a rappresentarsi già allo stato attuale un bisogno dichiaratamente espresso e decisamente sensibile e impattante a livello globale. La Tech in Green mira a soddisfare tale esigenza producendo e commercializzando una linea di contenitori idonei a garantire la massima sicurezza per gli operatori (in ragione della totale assenza di emissioni di formaldeide) oltre che una conservazione ottimale dei campioni bioptici in tutte le fasi dell’utilizzo: dal momento della sua captazione sino al suo arrivo in laboratorio. Il mercato di riferimento è composto dalle aziende ospedaliere (ospedali e consorzi pubblici e privati), dalle cliniche e dagli ambulatori veterinari. Il mercato di riferimento di Tech in Green è quello dell’Europa e dell’America del Sud. I due mercati hanno caratteristiche differenti: il primo è governato dalle norme contenute nel Regolamento europeo n. UE/605/2014 (di modifica del Regolamento n. UE/491/2015_491), il quale rende obbligatoria la protezione degli operatori dalla formaldeide; il secondo si caratterizza, invece, per la diffusa consapevolezza in merito ai rischi legati all’esposizione alla formaldeide, non contemplando, tuttavia, alcuna normativa specifica a riguardo all’interno dei luoghi di lavoro. Ciò incide moderatamente anche su eventuali barriere all’ingresso di nuovi operatori: questi ultimi saranno infatti condizionati dalla presenza delle norme rilevanti, nel primo caso, laddove, per converso, non incontrano particolari ostacoli giuridici, nel caso del mercato sud-americano. Il mercato di riferimento europeo fa riferimento a circa 76.000.000 di biopsie/anno mentre quello mondiale è di circa 320.000.000 (fonte: MarketsandMarkets). In Italia le biopsie sono circa 4.000.000/anno (fonte: Istituto Superiore Sanità). I dati di origine, che sono stati presi in considerazione per la valutazione finanziaria, sono i seguenti: – stima del numero di biopsie all’anno in Europa: circa 75.000.000. Questo numero include tutti i tipi di biopsia, ad esempio: o Biopsie per lo screening del cancro alla ghiandola prostatica, alle ghiandole mammarie, alla pelle, agli intestini, altri. o Biopsie mirate: polmoni, fegato, intestini, altri. o Test patologici su interi organi o sezioni di esso, ricevuti da un esame post-mortem. o Veterinario A partire da questo numero indicativo, abbiamo considerato una percentuale dell’0,23% per il mercato Europeo disponibile, cioè 175.000 unità circa per i primi anni di ingresso sul mercato, per poi passare, con opportune azioni di marketing e commerciali, a 324.000 unità circa negli anni successivi, pari al 0,43% del mercato disponibile.